Nato dall’amicizia tra Vincenzo Lancia e Carlo Biscaretti di Ruffia, illustratore e pubblicitario. In questo logo convivono la bandiera sorretta da una lancia e il volante, arricchito in un secondo momento dalla manopola dell’anticipo presente sulla razza destra.

La scritta Lancia è in corsivo e in color oro, morbida ed essenziale. Una resa sinuosa ed elegante che si sposa con lo stile delle prime vetture e con la tendenza Liberty di quegli anni.

Gli elementi storici del logo del 1957 come il volante, lo scudo e la lancia sono rivisti in chiave contemporanea e minimale. Un vero e proprio “gioiello tech” con un nuovo e inedito font, che riesce a essere Progressive e Classic, pregiato e innovativo, contemporaneamente. Sarà visibile sulle future Lancia Ypsilon a partire dal 2024.

Affiancato dal Centro Stile Lancia, lo studio Robilant propone una rivoluzione estetica mantenendo alcuni elementi storici. Il colore blu rimane ma viene traslato verso una tonalità più scura e più lucida, e poi lo scudo a contorno. Il volante è reso più essenziale: le quattro razze si trasformano in due "punte".

Il designer Massimo Vignelli ripropone tutti gli elementi presenti nei loghi precedenti, attualizzandola. Scudo, lancia, volante e bandiera sono stilizzati e semplificati al massimo, mantenendo il blu e il bianco. Per la prima volta la L viene ridimensionata e pareggiata alle altre lettere.

Lo scudo e il volante vengono sostituiti da semplici forme geometriche stilizzate. Viene introdotta la bicromia blu-argento. Questa versione outline conserva due dettagli: la lancia che sorregge la bandiera e la bandiera stessa dove, immancabile, figura il nome Lancia.

Nasce con un V6 da 2,5 litri. Sancisce una profonda evoluzione rispetto a Lancia Aurelia: le linee sono più moderne rispetto alle rotondità del passato, gli interni più lussuosi, il posteriore si caratterizza per la presenza delle pinne. La versione cabriolet presidenziale a passo lungo è tuttora l'auto di rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana.

L’arma da rally della Squadra Corse HF che debutta al Tour del Corse nel novembre del 1972, equipaggiata con il motore V6 da 2,4 litri della Ferrari Dino in posizione centrale, montato su un robusto telaio. Vince per 3 volte consecutive il Rally di Monte Carlo e 3 volte il Campionato Mondiale Costruttori.

Una "media" con finiture superiori che, ancor più della Fulvia, lascerà un segno indelebile nella storia dei rally. Nel 1979 nasce una compatta 5 porte 2 volumi firmata da Giorgetto Giugiaro.